Passa, passa, passa, poi imprechi, ma non passa mai! La tua è fame sveglia..cazzo..no non va a dormire lei! Sogni, sogni, sogni ma sai già poi quanto costano: qualche notte in piedi a sopravvivere al fatto che non la è realtà e la conosci già la fine che farà la tua forza di volontà..andrà a farsi fottere.
Ti dicono "sii forte", si, son bravi a parlare. Che ne sanno che hai dentro te?! In quel frigo si freddano le lacrime, in dispensa rinchiudi le tue ansie e poi sotto il letto nascondi la tua polvere, poi non dormi, ti chiudi e rifletti. E' la vita che unita al dolore si ciba di te e della tua strada sbagliata e continui a pensare, placando il tormento, che bello se non fossi mai nata..
Salpa, salpa, salpa il raziocinio toglie l'ancora. Da una cerebrale come te nessuno se lo aspetta. Parli, parli, parli sei un vulcano inarrestabile! Treno più che rapido, efficiente, poco timida. Ma ti hanno detto mai che devi amarti un po'? Puoi rallentare e puoi pensare un po' più a te. Che sicurezza mostri se i casini sai risolvere, ma i problemi tuoi non li affronti proprio mai?!
In quel frigo si freddano le lacrime in dispensa rinchiudi le tue ansie e poi sotto il letto nascondi la tua polvere, poi non dormi, ti chiudi e rifletti. E' la vita che unita al dolore si ciba di te e della tua strada sbagliata e continui a pensare, placando il tormento, che bello se non fossi mai nata. E non passa più e non cambia mai! Cuore nello stomaco, testa senza eroi.
E' la vita che unita al dolore si ciba di te e della tua strada sbagliata e continui a pensare, placando il tormento, che bello se non fossi mai nata.
E la smetti? Rilassati! Forza reagisci! Sei te che condizioni la tua strada. E su prova a pensare che bello sarebbe se invece amassi di più la tua vita..



martedì 17 luglio 2012

Untitled

Mi sento soffocare.
Sono tre giorni che non esco di casa.
Mi sento soffocare.
Potrei semplicemente vestirmi, andare a fare una passeggiata, ricominciare a respirare, ma mi sembra di aver dimenticato come si fa.
Non so come allacciarmi il reggiseno, non so da che parte si mettono i jeans, non so riconoscere una maglietta sporca da una pulita.
Non so aprire la porta di casa, l'ascensore mi fa paura e ancora di più le scale.
Mi sento soffocare.
Ora lo faccio, ci provo, mi alzo da questa sedia ed esco così come sono. Non voglio preoccuparmi delle cose che non so fare. Devo ricominciare a respirare.
Sono goffa ed enorme. Rotolerò per strada finchè non sarò in grado di volare, da sola, con le mie ali.
Eccomi, sto arrivando.
Aspettami.

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